Un mondo alla rovescia

Era il 1987, avevo 4 anni.
A casa dei nonni, contadini da generazioni, in compagnia di Neruda e di mia sorella.

Grazie alla bella giornata di sole che quel giovedì grasso portava con sé, mi ero messa in testa di fare un incantesimo per  “un mondo alla rovescia”.


Bacchetta, bacchettina,
ti sfrego bene nella mia manina,
parlo con te ben forte e chiaro,
fa che il mio messaggio ti divenga caro!

Col tuo aiuto, bacchettina,
il mio mondo alla rovescia
un dì si avvererà.

Parla all’orecchio di tante persone,
comincia dalle più buone.

Dì che la terra è nostra amica
e che, a chi la amerà,
tanti frutti preziosi donerà.

Suggerisci di non dimenticare
che bisogna ben trattare
aria, campi ed animali
perché tutti siamo uguali.


Bacchetta, bacchettina,
ti tengo stretta nella mia manina,
chiudo gli occhi e adesso spero,
che il mio sogno di bambina
tu realizzi per davvero!


Quella casa in campagna, quei nonni, quei gatti: questo è stato il mio “imprinting”, direbbe Konrad Lorenz. L’amore per gli animali e per il mondo contadino mi hanno segnata. E grazie ad @Agrispesa, sento che oggi il mio incantesimo si sta realizzando!

Giovanna



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Storie di agricoltura.