Il tempeh di ceci


“Il mio tempeh di ceci – ci spiega Alberto Lavarini, Il Fermentista – è un fermentato che viene fatto utilizzando una muffa che viene inoculata sul legume e ricorda un po’ la muffa del  brie: va a unire i chicchi dei ceci e li tiene insieme in un panetto bello consistente che profuma, ricorda un pochino il fungo.

È un buon modo per consumare i ceci. Io consiglio di tagliarlo a fettine di mezzo centimetro o bocconcini e farlo marinare 10-15 minuti in olio, spezie a piacere, salsa di soia o miso stemperato con olio e succo di limone oppure con olio e aceto balsamico. Poi si fa cuocere in padella, lo si fa rosolare bene da entrambe le parti in modo da farlo diventare bello croccante. A me piace anche naturale, cotto con solo olio, ce ne vuole abbastanza di olio, tradizionalmente viene proprio fritto nel wok in abbondante olio. Poi si può salare e speziare alla fine. Altrimenti si può sbollentare in brodo o acqua insaporita e utilizzarlo freddo nelle insalate oppure può anche essere usato nelle minestre, messo a fine cottura, in una zuppa di miso, al posto del tofu alla fine, si fa una dadolata di tempeh, e si va a mettere nel brodo direttamente.“

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