La radice di daikon e le rape

Daikon, rape e tutto il mondo delle radici a noi serve per incrementare la biodiversità delle specie coltivate – racconta Andrea dell’Orto del Pianbosco e quindi vengono inserite nel piano di rotazione perché ci aiutano a smuovere il terreno in profondità, a ripulirlo da quelli che possono essere i parassiti che si sono accumulati nella coltivazione della cipolla che è quella che, in questo caso, precede.

Mi servono proprio come piante rigeneranti del suolo e strutturanti, poi sono degli ottimi raccolti perché il daikon in particolare è una pianta giapponese che nel biologico si vende discretamente bene e le inseriamo a fine anno dopo aver già fatto il raccolto principale, che è quello della cipolla e per noi è un ulteriore raccolto che si può fare su quell’appezzamento. 

La rapa, allo stesso modo, è una coltura che raccolgo solo parzialmente, ma ne metto abbastanza perché è importante per il lavoro che fa nel terreno perché con la radice va a smuoverlo in profondità e a fornire degli elementi che non ci sarebbero senza quella coltura.  

Tutte e due le seminiamo a spaglio, è anche molto semplice come coltivazione, dopo aver preparato il terreno in modo molto grossolano. Sono anche piante molto competitive rispetto all’erbaccia spontanea e quindi coprono la superficie molto velocemente e non c’è bisogno di intervenire per controllare in nessun modo l’erba.”

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