Fagioli Borlotti freschi
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Il fagiolo Borlotto ha bisogno di crescere in un terreno sciolto, cioè ricco di sabbia e povero di argilla, di un pH leggermente basico, di una buona disponibilità di acqua senza ristagni e di un clima ventilato. Io semino i fagioli in tarda primavera e il loro ciclo...
Scopri di piùIl fagiolo Borlotto ha bisogno di crescere in un terreno sciolto, cioè ricco di sabbia e povero di argilla, di un pH leggermente basico, di una buona disponibilità di acqua senza ristagni e di un clima ventilato.
Io semino i fagioli in tarda primavera e il loro ciclo produttivo (dalla semina al raccolto) dura circa 100 giorni. Da ciascuna pianta effettuo tre raccolti a distanza di circa 15-20 giorni. Si incomincia raccogliendo i baccelli alla base della pianta, che sono i primi a crescere, e si finisce con quelli alla sommità. Il fagiolo ha bisogno di essere irrigato regolarmente perché ha bisogno di acqua per svilupparsi e, se l’estate è torrida, devo innaffiare tutte le settimane.
Il caldo eccessivo inoltre è dannoso per questa coltivazione, perché causa la depigmentazione dei baccelli in crescita e provoca il cosiddetto aborto dei fiori, cioè il loro distacco senza la formazione di frutti. Un altro problema connesso con l’estate calda e poco piovosa è la proliferazione del ragnetto rosso, un acaro che danneggia foglie e baccelli. Purtroppo in estati calde la lotta a questo parassita è molto impegnativa e, quasi tutti i fagioli che si trovano in commercio, presentano macchie color ruggine sulla loro superficie per l’azione del ragnetto. Il sapore e la salubrità dei legumi non è minimamente intaccata, ma molti clienti storcono un po’ il naso se si presentano loro dei fagioli depigmentati per il caldo e macchiati dal ragnetto. Personalmente ritengo che sia meglio comprare dei fagioli brutti, ma sani anche perché, quelli che appaiono belli in questo periodo, sono stati sicuramente trattati pesantemente con pesticidi.
Io cerco di evitare di trattare le mie colture, impiegando tecniche che consentono di ridurre la diffusione di patogeni nei campi. Ogni anno alterno la coltivazione del mais dolce a quella dei fagioli.