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Capocollo di maiale g 250 a fette

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Il capocollo di maiale a fette si ricava dal collo dell’animale ed è una carne venata di grasso. Le fette di capocollo di maiale cuociono in tempo breve e si prestano bene sia a cotture alla griglia, che ad essere impanate. Le caratteristiche delle fette di capocollo di...

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Il capocollo di maiale a fette si ricava dal collo dell’animale ed è una carne venata di grasso. Le fette di capocollo di maiale cuociono in tempo breve e si prestano bene sia a cotture alla griglia, che ad essere impanate. Le caratteristiche delle fette di capocollo di maiale sono proprio la morbidezza finale della carne cucinata ed il suo sapore vivace. Noi compriamo maiali di 100 kg e poi li alleviamo; li portiamo fino a 200-250 kg, quindi li teniamo ancora 6-7 mesi. Facciamo la parte di ingrasso all’aperto. I maiali li compriamo da un’azienda che non fa il taglio della coda: sono della classica razza bianca, il maiale rosa. Il maiale è un animale molto intelligente, tende a non essere solitario, ma a rimanere in gruppo. Quando io compro dei nuovi gruppi si instaura un po’ di rivalità per i primi 4-5 giorni, ma poi decidono loro, il più forte comanda, l’altro capisce che deve mangiare dopo, prima mangiano i più forti. Il più forte non è detto che sia sempre un maschio, è sempre il più grande, quello più forte, ma a volte può anche essere una femmina. Come cibo diamo cereali. In più possono trovare nel terreno frutti o altrimenti erba, radici, insetti perché sono onnivori. Se avvertono un pericolo, anche solo se arrivo facendo un po’ più rumore del solito e non mi riconoscono, se hanno una qualche paura di qualcosa, fanno il loro verso, il grugnito, molto forte e tutti alzano le orecchie, stanno all’erta e tendono a scappare. Quindi comunicano con un linguaggio gestuale e vocale. In azienda abbiamo fatto tutta una serie di azioni per la sostenibilità ambientale: il fotovoltaico, la fitodepurazione, il solare termico, il recupero calore dai frigoriferi. Il calore che recuperiamo dai frigoriferi preriscalda l’acqua della caldaia che serve per la cottura e per i lavaggi. La fitodepurazione, invece, viene applicata sulle acque reflue che invece di andare in fognatura vengono depurate grazie all’azione delle canne palustri, che hanno la caratteristica di trasmettere tanto ossigeno alle radici, quindi sulle radici vengono a formarsi i batteri che depurano l’acqua. L’acqua così depurata va a finire nel rio, in acque superficiali.